…da Salerno a Maiori
È poco noto ma, nel Medioevo, la più grande comunità ebraica del Sud Italia era stanziata a Salerno. La sua presenza ha lasciato tracce nella cultura (uno dei mitici quattro fondatori della Scuola Medica Salernitana fu l’Ebreo Elino), nella topografia della città (quartiere Giudecca, tra le attuali via Masuccio Salernitano e vico Giudaica) e nella cucina. La mevza, piatto comandato per San Matteo, è proprio di origine ebraica!
Un’altra comunità giudea si trovava a Maiori, (in Cronica anonima del 1836 è scritto: “In un luogo detti li Cicerielli eravi un luogo detto la Sinagoga, dove si crede, che anticamente gli Ebrei avessero colà abitato, per esservi una quantità di case cadenti e sono propriamente quelle case sopra la Cappella dell’Addolorata alli Cicerali”) e da allora, anche qui il piatto comandato per la festa patronale, in questo caso la Madonna Assunta è, ancora una volta, ‘a meveza mbuttunata!!!
La presenza ebraica è ricordata con una lapide che il comune appose nel “Casale dei Cicerali” nel 1998…